02 febbraio 2007

Arezzo Wave

Ciao a tutti. Oggi copio/incollo una mail che ho scritto stanotte al ritorno dalle semifinali regionali per Arezzo Wave. Riassumo in una parola: sconforto!

Buonanotte a tutti.
Questa volta non scriverò due righe come sono solito fare, ma dentro ho un moto ondoso difficile da fermare.
Ritorno su un discorso che mi è particolarmente caro e che questa sera non posso non riaprire per quello che ho visto ma soprattutto sentito. Ci siamo recati allo Zero, insieme al gruppo, per assistere alle semifinali regionali di Italia Wave. Premetto subito che, come tanti altri, anche noi abbiamo spedito il nostro demo per provare a partecipare alle selezioni e non siamo stati selezionati. Voglio però anche precisare che tutto questo ha solo un valore folkloristico. Certamente la cosa dispiace e le battutacce, tra di noi, si sprecano. Ma, per quanto mi riguarda, l'antefatto non ha nessun valore. E' capitato altre volte e nessuno ha mai pensato che questo potesse intaccare in qualche modo la voglia di far musica. Ma stasera torno a casa con una gran voglia di fare un bell'urlo e spaccarmi le corde vocali.
Che dire della serata? Non voglio entrare per niente in un argomento che non credo sia di mia competenza, e cioè tutto quello che concerne gli arrangiamenti dei pezzi o lo stile musicale. Chi mi conosce sa che ascolto e ho sempre ascoltato musica di tutti i generi, dal metal più pesante al melodico orrendamente sdolcinato. Quello che mi ha abbattuto completamente questa sera è scoprire che la voce non ha più alcun valore nella musica. Quantomeno non da queste parti. Canto ormai da più di 10 anni, ho investito tanto nella musica, come hobby. Ho scoperto che la voce può essere uno strumente magnificamente più ricco di qualsiasi altro strumento. E io so di saperne usare un millesimo. Ma dopo tanto tempo posso valutare con una certa oggettività quello che sento. Questa sera non ho sentito voci. Ho sentito urla, grugniti, rumori. Per carità, ognuno può fare quello che vuole col suo strumento. Certamente se un batterista sbagliasse tutti gli attacchi, o un chitarrista sbagliasse tutti gli assoli o un bassista sbagliasse tutte le tonalità, la gente si accorgerebbe di quello che succede. "Capita", "sono giovani", oppure "che schifezza, ma chi ha fatto suonare questa gente?", etc. Mi chiedo: e se fosse un cantante a non azzeccare una nota? Se fosse la voce lo strumento che non c'entra niente? Nessuno se ne accorgerebbe. Questo ho capito stasera. Ci vuole poco a capirlo, basta fare un giro tra la gente in pausa sigaretta e carpirne i commenti.
E fin qua poco male... hmmm... vabbè, mettiamo il "poco" ben virgolettato. La cosa che ritengo più grave è che chi seleziona, chi si prende l'incarico di scegliere le proposte da portare ad un festival di portata nazionale, non si accorga di chi sta mandando sul palco, o peggio, se ne disinteressi. Di quello che ho sentito stasera, nulla di ciò che non conoscessi già mi ha lasciato una traccia. Anzi, tracce ne hanno lasciate, ma sono, più che altro, spaccature. Mi sono sentito offeso, non per me personalmente, ma per la categoria di tutti quelli che hanno avuto un minimo contatto con la voce e sappiano cosa vuol dire mettere una nota dietro l'altra per costruire una melodia. Mi sono sentito offeso perchè ho pensato che anni di studio non servono a niente se non a soddisfare il proprio ego, mentre il canto è un modo per comunicare, è un modo di trasmettere emozioni, ben lontano dall'idea di soddisfare solo se stessi. Sono arrabbiato non perchè ho sentito qualcuno che si sforzava di cantare e non ce la faceva, ma perchè ho visto ospitati su un palco cantanti che non sono cantanti, che vedono nella voce lo strumento per far uscire dei testi vuoti, senza vita. In alcuni casi il supporto musicale sopperisce a questa mancanza, è vero, altre volte neanche l'impalcatura musicale regge, e si ascolta qualcosa di completamente indefinito... rumore, appunto. Ora mi domando e chiedo: se non esiste una melodia, se di quello che si dice non si capisce una virgola, se tra l'altro il testo è in inglese tanto per complicare un po' di più la comprensione... a cosa serve il cantante?
Meditate gente, che io ho già meditato abbastanza e le mie conclusioni le ho già tirate.
Vi saluto con l'augurio che in altre parti d'Italia ci sia gente più in gamba alla selezione dei gruppi emergenti.
Ancora buonanotte
Vinz

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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha scritto...

ho letto quello che hai scritto e mi sono sentita un po' delusa.... adesso mi spiego certe palesi mediocrita', adesso mi spiego perche' un giorno di tanto tempo fa quando ancora cantavo ci successe una cosa del genere e non me ne facevo una ragione....non va avanti chi sa cantare, ma solo chi possiede altre qualita'..... evidentemente... tu sai che non parlo a caso e sai anche che conosco bene la tua voce...e su quella non ci sono perplessita'... lascia andare...
Jeng Li

10:39 AM  

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