03 agosto 2006

Taijiquan - Arte marziale interna

Pratico Taijiquan da quasi un anno. Per chi non ne sapesse niente si tratta di un'arte marziale, precisamente di un'arte marziale interna. Solitamente quando una persona che ne sa poco di queste storiacce cinesi sente 'arte marziale interna', chiede subito di cosa si tratta. Non è semplice da spiegare, le differenze sono tante, i principi posturali di allenamento si può dire che siano gli stessi, ma il metodo di allenamento è piuttosto diverso. Si potrebbe dire che per imparare un'AM interna ci vogliono parecchi anni perchè è molto più complessa, anche se a guardare una persona qualsiasi fare taichi il neofita si chiederebbe dove sia il difficile o dove sia l'allenamento al lato marziale. Questo in parte perchè il TJQ è stato importato in occidente soprattutto come ginnastica dolce, privata degli elementi marziali, in parte perchè spesso chi si spaccia per maestro di tai-chi ne sa gran poco e quindi non insegna niente se non una sequenza di movimenti che se non vengono spiegati e corretti da un vero maestro non servono praticamente a niente se non a fare, appunto, della ginnastica dolce.
Insomma, finora non ho mai trovato poche parole per spiegare questa differenza, però oggi sono capitato su un post in un forum di arti marziali dove un utente ha postato questa definizione che trovo molto chiara. Magari non dice tutto, ma dà una buona idea su quale sia la differenza in soldoni tra un AM interna e una esterna:

"for general interest - one simple example to distinguish between yin mian and yang mian methods is when a person pushes you can you feel which part of his body is exerting the force? if you can then that's an external method. if you can't tell and you feel your body losing balance even though the pusher does not seem to be exerting effort, then that's an internal method. Both methods are effective but one allows for the intention to be concealed which is the reason why you can't tell where the force is originating. Any taiji teacher or practitioner who know their stuff can easily demo the difference."

traduco:

in generale - un semplice esempio per distinguere metodi interni ed esterni è: quando una persona ti spinge, riesci a capire quale parte del suo corpo sta esercitando la forza? se puoi capirlo si tratta di un metodo esterno. Se non lo capisci e senti il tuo corpo perdere l'equilibrio anche se chi spinge non sembra esercitare sforzo, allora si tratta di un metodo interno. Entrambi i metodi sono effettivi ma uno permette all'intenzione di essere nascosta, ragion per cui non puoi dire da dove la forza abbia origine. Qualsiasi insegnante di Taijiquan o praticante che sappia il fatto suo, può facilmente dimostrare la differenza

Ho voluto porre l'accento sull'ultima frase proprio per chiarire una cosa fondamentale che ripete sempre anche il nostro maestro: per capire se una persona sta praticando tai-chi o solo ginnastica dolce mascherata da TC, basta chiedere di dimostrare l'efficacia del suo allenamento...

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha scritto...

stasera, quando mi siederò sul water mi farò talmente tante seghe mentali che non riuscirò nemmeno a farla: sto spingendo col corpo o con la mente, crist... ahhh, bei tempi quelli in cui ci bastava guardare ken shiro per essere felici... la massima aspirazione era capire cosa cazzo fosse uno tsubo... ahimè il mondo è sempre più complicato...
mine.

1:11 PM  
Anonymous Anonimo ha scritto...

Beh Vinz, lo sai che questa e' roba per noi esauriti....
e che ci muoviamo da tutta Italia per raggiungerci e dimenarci.... in senso marziale si intende....
Intanto ci si vede questo fine settimana appunto
Jeng Li

1:07 PM  

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